Ricordiamo - Alpini di Campagnola

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Ricordiamo

Il gruppo

Quanti valori sarebbero meglio espressi o più chiaramente personalizzati da coloro che ci hanno preceduto o vissuto la realtà della guerra!!
Se un conflitto mondiale può essere considerato una rovina illogica, per molti la guerra, anche se non desiderata, è stata il crogiolo necessario per meglio riscoprire ed interiorizzare valori esterni.
La tenacia, il sacrificio, la sofferenza, la miseria, la famiglia, il lavoro, l’amore inviolabile per la propria Patria, hanno preso forma ed espressione in tutte quelle persone che direttamente(al fronte) o indirettamente (i familiari a casa) li hanno vissuti in prima persona.
Ricordare è doveroso, perché ognuno ci ha lasciato testimonianze indelebili: ma ancor più perché è indispensabile da parte nostra, oggi, riprendere fra le mani, in segno di rinnovata gratitudine, tutto quello che con molta passione ci hanno consegnato.
Ripensiamo allora con rinnovato affetto alla voglia di vivere di chi ha sofferto, alla sobrietà della vita di chi ha provato la fame, alla oculata fermezza di chi con intelligenza risolveva divergenze naturali di un gruppo, di chi con naturalezza ed allegria sapeva infondere ad ognuno la capacità di distinguere ciò che più conta.
Di Alpini ce ne sono stati molti, ma quelli di Campagnola e Malpensata, per noi che li abbiamo conosciuti, non saranno facilmente dimenticati.
Vogliamo ripensare ad ognuno di loro? Il tempo non sarà certo speso invano e ne usciremo tutti sinceramente arricchiti. Ricordarne alcuni, quelli che ci hanno appena lasciato, non è dimenticare quanti nel segreto continuano ad esserci vicini con quella forza interiore che per un alpino è vita. Grazie, di tutto questo, ma ancor più ora, perché con la vostra vicina lontananza ci state continuamente offrendo una grande umanità ed una rocciosa fede in Dio.

 
 
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